Blade

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view post Posted on 29/6/2009, 14:20




Il film si apre con una scena all’ospedale, negli anni sessanta. Una donna di colore che sta per partorire ha una strana emorragia al collo. Il bambino nasce, ma lei muore. La scena successiva, dopo i titoli iniziali, è ambientata a New York, al presente. Un ragazzo è in auto con una seducente ragazza. La ragazza porta il ragazzo in una lugubre discoteca sotterranea. Mentre i due si accingono a ballare, del sangue comincia a essere spruzzato addosso alle persone presenti sulla pista da ballo. Gran parte degli avventori, compresa la ragazza, si rivelano essere vampiri. Il ragazzo cerca, invano, di scappare. A questo punto fa la sua entrata un uomo di colore, vestito di nero, con occhiali da sole indosso, che apparentemente spaventa la folla di vampiri. Lo chiamano il “Diurno”.

Blade (Wesley Snipes), questo il suo nome di battaglia (ma in realtà si chiama Eric), ingaggia una lotta contro i vampiri. Alla fine della lotta si appresta a bruciare un vampiro in particolare, Quinn (Donal Logue), scagnozzo del crudele Diacono Frost (Stephen Dorff), al quale Blade dà la caccia. Bruciato Quinn, Blade fugge. La polizia arriva, spegne il corpo carbonizzato e porta in salvo il ragazzo spaventato.

All’ospedale, la dottoressa Karen Jenson (N’Bushe Wright) sta esaminando la salma di Quinn, insieme ad un collega. Improvvisamente il “cadavere” si rialza, uccidendo il suo collega. Karen cerca di fuggire ma viene ugualmente raggiunta da Quinn e morsa. Blade arriva con passo deciso e colpisce più volte Quinn, tagliandogli una mano. Arriva anche la polizia che, invece di sparare a Quinn, colpisce numerose volte Blade senza esito, perché è dotato di un giubbotto antiproiettile. Quinn riesce a fuggire e Blade, guardando Karen ferita a terra che le ricorda la madre, la porta in salvo.

La scena successiva si svolge nella House of Erebus, il concilio dei vampiri. Dragonetti (Udo Kier) discute con altri membri dei numerosi e più frequenti attacchi recenti di Blade, incolpando di tutto ciò il Diacono Frost e accusandolo di non essere un “purosangue” (purosangue è colui che è nato vampiro, il Diacono non lo è perché è stato trasformato in seguito tramite morso).

Blade arriva con Karen alla sua base. Qui facciamo la conoscenza del suo alleato e mentore, Abraham Whistler (Kris Kristofferson). Whistler inietta un antidoto alla dottoressa, sperando che questo funzioni. In queste scene viene spiegato che Blade è un Diurno, cioè metà umano e metà vampiro, con un problema: per sopprimere la sua sete di sangue, deve iniettarsi un siero. Guarita dall’antidoto, Karen, che è un’ematologa, comincia a lavorare ad una cura permanente, sfruttando le ricerche di Whistler.

Karen torna a casa e viene attaccata da un poliziotto, che si rivelerà un “familiare”, ovvero un umano che ha deciso di servire i vampiri. Blade e Karen fanno irruzione in un locale di Frost, nel quale scoprono il piano del vampiro: evocare lo spirito del Dio della Magra. Attaccati a sorpresa da un esercito a servizio di Frost, i due riescono a fuggire, grazie all’aiuto di Whistler. Blade, successivamente, incontra Frost alla luce del giorno (i vampiri sperimentano creme e sieri in grado di trasformarli pian piano in “diurni”). Frost riesce a fuggire.

Frost fa irruzione alla base con i suoi uomini e rapisce Karen e picchia e morde Whistler. Tornato alla base, Blade trova un videomessaggio di Frost (che gli dice del rapimento di Karen) e trova Whistler in gravissime condizioni. Il mentore chiede a Blade di dargli la sua pistola per uccidersi, prima di trasformarsi in un vampiro. Blade è deciso ad uccidere Frost e, cosi, fa irruzione alla base dei vampiri, compiendo una strage. Nella base Blade, però, ha una terribile sorpresa: la madre non è morta. Infatti ora è una vampira ed è amante del Diacono Frost, colui che la morse poco prima di dare alla luce Blade. Per lo shock, Blade non si accorge delle guardie che lo acciuffano e, insieme a Karen, lo portano nel tempio dove il piano del pazzoide Frost si compierà.

Nel tempio, dove Blade (privo di siero) ormai è assetato di sangue, Frost spiega il suo piano: col sacrificio di dodici membri puri del concilio, lui darà vita alla Magra, che s’impossesserà del suo corpo. Per far questo Blade viene dissanguato e il suo sangue serve a Frost come “chiave finale” per l’origine della Magra. Intanto Karen, riuscita a scappare dalle grinfie del suo ex-collega, trasformato in uno zombie vampiro, libera Blade, dal quale si fa mordere il collo affinché lui ritrovi forza ed energia. Blade uccide sua madre e ingaggia una lotta contro gli uomini di Frost (uccidendo anche Quinn), per arrivare a Frost che è ormai trasformato con poteri enormemente accresciuti. Lo scontro sembra volgere a sfavore di Blade, quando questi, con un colpo di astuzia, usa il siero EDTA creato da Karen contro Frost, facendolo esplodere in modo violento.

Usciti dal tempio, Karen offre la sua cura a Blade, che rifiuta. Prendere la cura vorrebbe dire perdere i suoi poteri e non poter più combattere la sua guerra contro i vampiri. Ma Blade riesce a strappare una promessa alla dottoressa: riuscire a creare un siero più efficace contro la sua sete di sangue.

Il finale, ambientato in Russia, a Mosca, vede Blade in cerca di qualcuno la cui identità resta misteriosa. S’imbatte in un vampiro e lo uccide. Il significato di questo “finale aperto” è sia la promessa di un seguito sia spiegare che la guerra di Blade prosegue senza limiti.


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